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Shutdown USA da record: 36 giorni di paralisi tra stipendi bloccati e voli cancellati

today5 Novembre, 2025

Sfondo

Gli Stati Uniti affrontano il più lungo Shutdown della loro storia. Dal 1° ottobre, il governo federale è parzialmente paralizzato a causa dello scontro tra repubblicani e democratici sul bilancio. Con il blocco che oggi entra nel 36° giorno, milioni di americani sono senza servizi essenziali e centinaia di migliaia di dipendenti pubblici non percepiscono stipendio.

Cos’è successo e perché lo Shutdown è iniziato

Lo Shutdown USA è scattato dopo che il Congresso non è riuscito ad approvare il bilancio federale entro la scadenza di fine settembre. I repubblicani, guidati da Donald Trump, hanno rifiutato il compromesso con l’opposizione democratica, accusandola di eccessive spese sociali e di una gestione disordinata delle frontiere.

In assenza di un accordo, gran parte delle agenzie federali ha dovuto sospendere le attività, mantenendo in funzione solo i servizi considerati vitali — difesa, sicurezza e sanità di emergenza. Tutto il resto, dai musei ai tribunali, è rimasto fermo.

Il precedente più lungo risaliva al 2019, sempre durante il primo mandato di Trump, e durò 35 giorni. Ora il record è stato superato, e la crisi politica si sta trasformando in una vera emergenza sociale.

«Sarò onesto, non credo che nessuno di noi si aspettasse che si prolungasse così a lungo», ha dichiarato Mike Johnson, presidente repubblicano della Camera, durante una conferenza stampa a Capitol Hill.

Stipendi bloccati e servizi fermi: le conseguenze per i cittadini

Le ripercussioni dello Shutdown USA si fanno sentire in tutto il Paese. Migliaia di dipendenti federali — dai controllori di volo agli addetti alla sicurezza — stanno lavorando senza retribuzione o sono in congedo forzato.

Le compagnie aeree registrano ritardi e cancellazioni a causa delle assenze del personale aeroportuale. Molti controllori del traffico si dichiarano malati, e le autorità temono un effetto domino in vista del Giorno del Ringraziamento, periodo dell’anno con il più alto volume di viaggi.

Il vicepresidente J.D. Vance ha avvertito che, se il blocco dovesse continuare, «si rischia il disastro per il Giorno del Ringraziamento», con milioni di cittadini impossibilitati a spostarsi per le festività.

Intanto, le famiglie a basso reddito soffrono per la sospensione dei programmi di assistenza pubblica. Oltre 41 milioni di americani dipendono dal Supplemental Nutrition Assistance Program (SNAP), ma i fondi per l’erogazione dei buoni pasto stanno finendo.

Lo scontro politico tra Trump e i Democratici

Alla base dello Shutdown USA c’è l’impasse politica tra Trump e i democratici. Il presidente ha più volte dichiarato che non riaprirà il governo «finché i democratici non faranno la loro parte».

Un tribunale federale ha imposto all’esecutivo di utilizzare i fondi d’emergenza per sostenere i programmi alimentari, ma l’ex tycoon ha replicato su Truth Social che potrebbe non rispettare la decisione dei giudici: «I sussidi saranno erogati solo quando i Democratici riapriranno il governo, cosa che possono fare facilmente».

Il muro contro muro sta esasperando anche le componenti più moderate del Congresso. Negli ultimi giorni, diversi deputati di entrambi gli schieramenti hanno manifestato la volontà di negoziare un compromesso per riaprire i finanziamenti prima del 27 novembre, data del Ringraziamento.

Ma finora, né la Casa Bianca né la leadership repubblicana hanno trovato un terreno comune. Ogni giorno di ritardo pesa sulle finanze delle famiglie, con migliaia di lavoratori costretti a ricorrere ai risparmi o all’assistenza privata per sopravvivere.

Un Paese paralizzato e una fiducia in crisi

Dopo 36 giorni di Shutdown, gli Stati Uniti mostrano le crepe di una crisi che va oltre il bilancio federale. L’assenza di servizi pubblici, il blocco degli stipendi e i disagi nel trasporto aereo alimentano la sfiducia verso la classe politica, accusata di anteporre le strategie elettorali al benessere dei cittadini.

Gli economisti stimano perdite per oltre 6 miliardi di dollari in un solo mese, con effetti a catena su consumi e produttività. Anche Wall Street osserva con inquietudine la situazione: ogni settimana di paralisi riduce lo slancio dell’economia americana, già rallentata dall’inflazione e dall’incertezza internazionale.

Il Congresso tornerà a riunirsi nei prossimi giorni per tentare un voto ponte che consenta di riaprire temporaneamente i fondi, ma la frattura politica resta profonda. Con il passare dei giorni, lo Shutdown USA non è più solo un blocco amministrativo, ma un simbolo del malessere istituzionale che divide l’America del XXI secolo.

Scritto da: Matteo Respinti

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