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today7 Novembre, 2025
Torino si prepara a vestirsi nuovamente di grande sport, eleganza e passione. Dal 9 al 16 novembre, il capoluogo piemontese ospiterà per il quarto anno consecutivo le Nitto ATP Finals, il prestigioso evento che chiude la stagione del circuito maschile professionistico.
All’Inalpi Arena Alpitour, trasformata per l’occasione in un teatro di spettacolo sportivo, si sfideranno gli otto migliori singolaristi e le otto migliori coppie di doppio della stagione. Per una settimana, il pubblico torinese e gli appassionati di tutto il mondo assisteranno alle ultime, decisive sfide dell’anno, dove solo i più forti – e i più costanti – avranno la possibilità di alzare l’ambito trofeo.
Le Nitto ATP Finals rappresentano da sempre il culmine della stagione tennistica maschile, una sorta di “Champions League” del tennis. Ogni torneo, dal più piccolo ATP 250 ai grandi Slam, contribuisce alla PIF ATP Race To Turin, la classifica che determina chi potrà giocare le Finals.
Solo otto posti sono disponibili, un traguardo che ogni tennista sogna e per il quale combatte per mesi, accumulando punti e vittorie in ogni angolo del mondo. Essere tra i qualificati a Torino significa appartenere all’élite del tennis mondiale. Ma partecipare non basta, per vincere il titolo bisogna affrontare i migliori, uno dopo l’altro, senza margine d’errore.
A differenza dei tornei tradizionali a eliminazione diretta, le Nitto ATP Finals adottano un formato particolare e affascinante: il “round robin”, o “tutti contro tutti”. Gli otto giocatori vengono divisi in due gironi da quattro; ciascun tennista disputa tre partite, affrontando tutti gli avversari del proprio gruppo.
Alla fine della fase a gironi, i primi due classificati di ciascun gruppo accedono alle semifinali, dove si incrociano i percorsi (il primo di un girone affronta il secondo dell’altro). I vincitori delle semifinali si contendono poi il titolo in una finale che spesso regala momenti di tennis memorabili.
Anche chi perde un incontro può ancora sperare nella qualificazione, e ogni partita è decisiva per i calcoli del gruppo. Inoltre, un giocatore che riesce a vincere tutti i suoi incontri, senza mai perdere, conquista 1500 punti ATP, il bottino massimo possibile nel circuito in un solo torneo.
Il palcoscenico delle Finals è l’Inalpi Arena Alpitour, la più grande struttura indoor d’Italia. Situata accanto allo Stadio Olimpico, l’arena si trasforma per una settimana in un vero tempio del tennis: luci, suoni, superfici ultramoderne e un’atmosfera da show internazionale.
Con una capienza di circa 15.000 spettatori, l’impianto torinese accoglie ogni anno fan provenienti da tutto il mondo. L’organizzazione, curata nei minimi dettagli, ha permesso a Torino di diventare uno dei punti di riferimento nel calendario sportivo mondiale.
Ma l’evento non è solo sport: è anche cultura, turismo e intrattenimento. L’intera città si anima con eventi collaterali, mostre, installazioni luminose e iniziative dedicate ai giovani e alle scuole. Il “Tennis Village”, allestito nelle aree limitrofe, è un luogo di incontro dove appassionati e curiosi possono vivere da vicino l’atmosfera delle Finals, partecipando a attività, incontri e spettacoli.
Negli ultimi anni, Torino ha visto trionfare alcuni dei più grandi campioni del tennis contemporaneo, da Novak Djokovic a Alexander Zverev, passando per le nuove stelle emergenti. Da un lato i veterani che cercano di confermare il proprio dominio, dall’altro i giovani talenti che vogliono prendersi la scena. È il palcoscenico ideale per assistere al passaggio di testimone tra epoche e stili di gioco.
Ogni giorno, dal primo match della fase a gironi fino alla finale di domenica 16 novembre, sarà un crescendo di emozioni. Il ritmo serrato degli incontri, la musica, le luci e la partecipazione del pubblico rendono le Finals uno spettacolo globale.
Le telecamere dei principali network internazionali trasmetteranno le partite in oltre 180 Paesi, raggiungendo milioni di spettatori. Torino sarà così, per una settimana, il centro del mondo sportivo, con l’Italia intera pronta a sostenere i suoi beniamini.
Scritto da: Daniela Vindigni
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