Eventi

Michelangelo e Bologna: la mostra a Palazzo Fava dal 14 novembre

today12 Novembre, 2025

Sfondo

In occasione del 550° anniversario della nascita di Michelangelo Buonarroti, Palazzo Fava ospita la mostra Michelangelo e Bologna, che ripercorre i soggiorni bolognesi dell’artista e il contesto culturale in cui si formò.

Un anniversario speciale

Nel cuore di Bologna, in via Manzoni 2, Palazzo Fava si trasforma in un crocevia tra arte e storia ospitando la mostra Michelangelo e Bologna dal 14 novembre 2025 al 15 febbraio 2026. L’evento nasce per celebrare i 550 anni dalla nascita di Michelangelo Buonarroti (1475‑1564), uno dei massimi protagonisti del Rinascimento italiano.

La mostra vuole indagare la relazione tra il giovane Michelangelo e la città di Bologna, analizzando il contesto artistico e culturale che ne ha influenzato la formazione.

Il percorso formativo del giovane Michelangelo

La mostra propone un percorso originale che accompagna il visitatore attraverso le fasi formative di Michelangelo. Si parte da Firenze, dove l’artista ricevette i primi insegnamenti nelle botteghe e tra le committenze dei Medici, per arrivare ai soggiorni bolognesi, in particolare intorno al 1494, quando la città divenne per lui un luogo di rifugio e di crescita artistica.

Durante questo periodo, Michelangelo ricevette l’incarico di lavorare all’Arca di San Domenico, realizzando le sculture di San Procolo, San Petronio e l’Angelo reggicandelabro. La mostra evidenzia come questi anni rappresentino un momento cruciale nella formazione del suo stile e della sua tecnica.

Bologna: una città che forma il genio

Il soggiorno bolognese di Michelangelo rivela un aspetto spesso trascurato della sua vita: la città non è solo un luogo di passaggio, ma un laboratorio culturale. Bologna, sotto la signoria dei Bentivoglio, era un centro vivace di scultura, pittura e committenze artistiche, che offrì al giovane artista stimoli e confronti con altri maestri del Rinascimento italiano.

La mostra include opere di artisti coevi come Ercole de’ Roberti, Francesco Francia, Lorenzo Costa e Amico Aspertini, per offrire un quadro completo del contesto in cui Michelangelo crebbe e si affermò.

Opere, disegni e documenti

Il percorso espositivo permette di ammirare opere originali, calchi storici, disegni, libri antichi e documenti dell’epoca, offrendo un contatto diretto con la materia e gli strumenti con cui Michelangelo lavorava. Questi materiali rivelano un Michelangelo ancora in formazione, sperimentatore e attento alle influenze del contesto che lo circondava.

Il percorso continua con i successivi contatti tra Michelangelo e Bologna nel 1506‑1508, quando il papa Giulio II lo chiamò per realizzare una statua bronzea destinata a San Petronio, oggi perduta, ma documentata attraverso lettere e disegni preparatori.

Palazzo Fava: il luogo ideale

Palazzo Fava, edificio storico ricco di affreschi e decorazioni, diventa contenitore e protagonista della mostra. Gli spazi ampi e raffinati permettono al visitatore di immergersi nell’arte rinascimentale e di percepire il legame tra l’artista e il contesto urbano di Bologna. Qui, il pubblico non si limita a osservare le opere: entra in un dialogo tra storia, città e formazione artistica, comprendendo il percorso che ha portato Michelangelo a diventare il genio conosciuto in tutto il mondo.

Palazzo Fava, situato nel centro storico di Bologna, è un elegante palazzo rinascimentale risalente al XVI secolo. È famoso soprattutto per i suoi splendidi cicli di affreschi, tra cui quelli commissionati dagli artisti del Rinascimento bolognese come Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino. Il palazzo ospita oggi mostre temporanee e iniziative culturali, ed è considerato uno dei principali esempi di arte e architettura rinascimentale a Bologna.

Un’esperienza unica

Visitare “Michelangelo e Bologna” significa scoprire un lato meno noto del maestro: non il Michelangelo già maturo, ma un artista che cresce, sperimenta, si confronta con ambienti diversi e intreccia relazioni fondamentali per la sua carriera. La mostra offre un’esperienza completa, sia estetica che documentaria, permettendo di comprendere come il genio si formi nel tempo e nello spazio.

Per chi ama l’arte e desidera andare oltre il mito, la mostra è davvero un’occasione imperdibile per osservare il giovane Michelangelo all’opera e il contesto culturale e artistico della Bologna rinascimentale.

Scritto da: Daniela Vindigni

Commenti post (0)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *