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today16 Novembre, 2025
La quinta edizione della grande fiera dell’arte moderna e contemporanea Roma Arte in Nuvola torna riunendo oltre 140 gallerie e un ricco programma di mostre, talk e performance.
Dal 21 al 23 novembre 2025, la Capitale italiana ospita uno degli eventi più attesi del panorama artistico nazionale: la quinta edizione di Roma Arte in Nuvola, la Fiera Internazionale di Arte Moderna e Contemporanea che si tiene presso il centro congressi La Nuvola, progettato dall’architetto Massimiliano Fuksas, nel quartiere EUR di Roma.
L’evento si propone come un momento di incontro tra artisti, galleristi, curatori, collezionisti e appassionati, offrendo un ampio programma di mostre, talk, performance e installazioni, che attraversa l’arte moderna così come le tendenze più recenti della contemporaneità.
Nata con l’obiettivo di colmare un vuoto nella città di Roma, Roma Arte in Nuvola ha saputo consolidarsi in pochi anni come appuntamento di riferimento per il sistema dell’arte italiana e internazionale. Come dichiarato dallo stesso ideatore e direttore, Alessandro Nicosia, “Abbiamo voluto che Roma, dove da anni mancava una fiera, colmasse un vuoto di proposta, affacciandosi sulla scena nazionale e internazionale”.
Nella sua edizione 2024, la fiera ha registrato un’affluenza superiore ai 38 000 visitatori. Per il 2025 sono previsti oltre 140 espositori, con un’offerta espositiva che si spinge dalle avanguardie storiche fino alle più recenti espressioni artistiche emergenti.
In questo quadro, la manifestazione assume i lineamenti di un vero e proprio contenitore culturale: “non solo una rassegna dedicata al mercato dell’arte, ma…un appuntamento culturale con un’ampia offerta di mostre ed eventi”.
La scelta della sede è La Nuvola, nel cuore dell’EUR, con la sua architettura iconica, un vasto contenitore che ben si presta a ospitare una fiera d’arte dal respiro internazionale. L’ambiente spazioso, i corridoi ampi, le altezze generose permettono di sviluppare allestimenti di rilievo e performativi.
Questo setting architettonico contribuisce a dare all’evento una dimensione scenografica e immersiva, che va oltre la semplice esposizione di opere, rendendo la visita un’esperienza complessiva.
L’evento vede la partecipazione attiva della Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero della Cultura, che per il terzo anno consecutivo avrà uno spazio istituzionale dedicato alle iniziative a sostegno dell’arte contemporanea. L’obiettivo strategico è quello di ampliare il pubblico, diversificare l’offerta, e coinvolgere non solo gli addetti ai lavori ma anche un pubblico più amplio e differenziato.
L’approccio della fiera si fonda su una formula ibrida: mercato + cultura. Oltre alla consueta area espositiva delle gallerie, il programma prevede talk, workshop, performance, installazioni, e spazi dedicati alle nuove tecnologie e ai new media. Ad esempio uno spazio “Solo Show” dove un singolo artista ha uno stand dedicato; una sezione “New Entries” che ospita proposte radicali, sperimentali, emergenti; talk e incontri che puntano su questioni di attualità nel mondo dell’arte.
Nella scorsa edizione (2024) il Paese ospite era il Portogallo, con progetto “Uma Volta ao Sol”, e sono stati coinvolti maestri come Pietro Consagra, Piero Guccione, oltre al duo Vedovamazzei. Questo ci fa capire come la 2025 si inserisca in un percorso evolutivo di ampliamento e riflessione curatoriale.
La crescita di Roma Arte in Nuvola testimonia una domanda crescente di eventi d’arte nella Capitale, e il desiderio da parte del sistema culturale italiano di creare momenti forti anche fuori dai circuiti tradizionali (Milano, Venezia, Torino). In particolare, con più di 38 000 visitatori nel 2024, l’appuntamento ha dimostrato tenuta e appeal.
Per il 2025 l’obiettivo è ambizioso: rafforzare la qualità e ampliare la dimensione internazionale, con la Corea del Sud come Paese ospite, che segna una spinta verso l’Est-Asia e una maggiore apertura globale. Inoltre, la forte collaborazione con istituzioni come il Ministero della Cultura e la DGCC conferma che la fiera non è solo evento commerciale ma anche piattaforma di sistema per l’arte contemporanea italiana.
Scritto da: Daniela Vindigni
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