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Matera celebra la 15ª edizione della rappresentazione sacra della Natività nei Sassi

today26 Novembre, 2025

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Dal 6 dicembre al 4 gennaio, Matera torna a trasformarsi in un palcoscenico a cielo aperto, ospitando la 15ª edizione della rappresentazione sacra teatrale dedicata agli eventi legati alla nascita di Gesù.

Un appuntamento ormai consolidato e attesissimo, che ogni anno richiama migliaia di visitatori da tutta Italia e dall’estero, attratti dai Sassi e da un presepe vivente ambientato in uno dei luoghi più evocativi del mondo.

I Sassi di Matera: un palcoscenico naturale

I Sassi di Matera, riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità per il loro valore storico e paesaggistico, costruiscono naturalmente uno scenario perfetto. Le antiche abitazioni scavate nella roccia, le grotte, i vicoli tortuosi e le piazzette naturali si prestano infatti a evocare in modo autentico l’atmosfera della Palestina di oltre duemila anni fa, permettendo al pubblico di immergersi completamente nelle vicende narrate dai Vangeli.

Anche quest’anno, come ormai tradizione, la rappresentazione si snoderà lungo un itinerario guidato che attraversa i quartieri più antichi della città, trasformandoli in un vero e proprio percorso spirituale. L’itinerario, accuratamente studiato e collaudato nel corso delle precedenti edizioni, condurrà i visitatori attraverso cinque stazioni principali, ognuna delle quali ospiterà un quadro vivente dedicato a un episodio centrale della storia della Natività.

Le Cinque Stazioni

Le cinque scene che compongono il percorso sono: l’Annunciazione, la Visitazione, il Sinedrio, la Strage degli Innocenti e la Natività. Ogni stazione sarà animata da attori, figuranti e comparse in costume d’epoca, che daranno vita a rappresentazioni teatrali curate nei dettagli scenografici e interpretativi. La formula dei quadri viventi, tipica della tradizione artistica italiana, permette di unire teatro, arte figurativa e spiritualità, offrendo uno spettacolo intenso e coinvolgente.

  1. Il percorso si apre con l’Annunciazione, momento in cui l’angelo Gabriele rivela a Maria la volontà divina: un episodio che, nella rappresentazione materana, assume una dimensione poetica e contemplativa, esaltata dall’ambientazione nelle grotte illuminate da fiaccole e giochi di luce.
  2. Segue la Visitazione, che racconta l’incontro tra Maria ed Elisabetta, interpretato con delicatezza e ricchezza espressiva.
  3. Il Sinedrio rappresenta invece la scena più drammatica dal punto di vista teatrale. Qui si assiste al confronto tra i sacerdoti ebrei, preoccupati per la profezia di una nascita destinata a cambiare gli equilibri del potere religioso e politico. Le voci concitate, le espressioni severe e la gestualità teatrale contribuiscono a rendere questo quadro uno dei più intensi dell’intero percorso.
  4. Profondamente toccante è anche la scena della Strage degli Innocenti, episodio tragico e doloroso narrato dal Vangelo di Matteo. L’allestimento materano sceglie di rappresentarlo con grande rispetto, evitando eccessi teatrali ma mantenendo un forte impatto emotivo. Il pianto delle madri e la brutalità degli armigeri di Erode trascinano gli spettatori in una dimensione drammatica e riflessiva, ricordando quanto dolore abbia accompagnato il cammino verso la nascita del Messia.
  5. Il percorso culmina infine con il quadro più atteso: la Natività. In una grotta naturale dei Sassi viene allestita la scena della nascita di Gesù, con Maria, Giuseppe e il Bambino circondati da pastori, animali e figure tradizionali del presepe. Qui la semplicità e la naturalezza dell’ambientazione rendono la rappresentazione particolarmente suggestiva: la roccia, la paglia, il chiarore delle lanterne e il silenzio rispettoso dei visitatori creano un momento di intensa spiritualità.

Un ricco programma culturale e turistico

La rappresentazione sacra è un importante evento culturale e turistico per la città di Matera. L’amministrazione comunale, le associazioni culturali e gli operatori locali hanno infatti predisposto un ricco programma di iniziative collaterali che accompagneranno il pubblico durante tutto il periodo delle festività. Mostre d’arte, concerti di musica sacra e popolare, laboratori artigianali, visite guidate e degustazioni enogastronomiche arricchiranno il centro cittadino, trasformandolo in un vivace polo di attrazione.

La gastronomia locale avrà un ruolo importante nell’accoglienza dei visitatori, con stand e percorsi del gusto dedicati ai prodotti tipici lucani: pane di Matera, salumi e formaggi locali, vini del territorio e dolci tradizionali natalizi. Anche l’artigianato troverà spazio con mercatini tematici, dove sarà possibile acquistare oggetti realizzati a mano, presepi artistici, ceramiche e manufatti in legno, testimonianza della tradizione manuale della regione.

Valorizzazione del territorio e partecipazione della comunità

L’evento assume un valore particolare non solo per il suo significato religioso, ma anche per la sua capacità di valorizzare il patrimonio storico e culturale di Matera. Dopo essere stata Capitale Europea della Cultura nel 2019, la città continua a investire in eventi di grande rilevanza culturale, rafforzando la propria vocazione turistica e artistica. La rappresentazione del presepe vivente contribuisce inoltre a promuovere un turismo sostenibile e rispettoso dell’identità locale, coinvolgendo la comunità e favorendo la partecipazione attiva dei cittadini.

Molti volontari, infatti, prendono parte all’organizzazione e alla realizzazione dell’evento, contribuendo alla riuscita dello spettacolo con passione e dedizione. La partecipazione delle associazioni locali e delle parrocchie dimostra quanto questa tradizione sia sentita dalla popolazione, che considera l’evento non solo un’attrazione turistica, ma un momento di condivisione.

Scritto da: Daniela Vindigni

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