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today28 Settembre, 2025
Fiera internazionale del Tartufo bianco: un viaggio sensoriale tra incontri, degustazioni e il mercato mondiale del tartufo con garanzia di qualità.
L’11 ottobre, Alba — piccola grande città incastonata tra le morbide colline delle Langhe in provincia di Cuneo — si trasformerà nuovamente nel palcoscenico ideale per uno degli eventi più famosi e amati dell’enogastronomia italiana e internazionale: la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. È una ricorrenza che unisce storia, territorio, cultura e sapori, offrendo a migliaia di visitatori — italiani e stranieri — un’esperienza sensoriale e culturale di altissimo profilo.
La Fiera del Tartufo di Alba affonda le sue radici nel Novecento. Si può far risalire la prima esperienza al 1929, quando Giacomo Morra — albergatore e ristoratore — propose una “mostra campionaria a premi dei rinomati tartufi delle Langhe” come evento collaterale alla Festa della Vendemmia.
Iniziò così un percorso che in pochi anni trasformò quella che era una “festa locale” in un appuntamento nazionale (già dagli anni Sessanta) e poi internazionale. Morra non si limitò a ideare la fiera: contribuì anche a promuovere tecniche di conservazione del tartufo, a esportare il prodotto all’estero e a donare esemplari di pregio a personalità famose per far conoscere il tartufo bianco al grande pubblico.
Con il passare degli anni, alla vendita del “re dei tartufi” si aggiunsero eventi collaterali — concerti, rievocazioni medievali, spettacoli, percorsi culturali — che arricchirono progressivamente la manifestazione. Oggi la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è considerata tra le manifestazioni gastronomiche più prestigiose d’Italia: un punto di riferimento non solo per gli appassionati, ma anche per chef, operatori del settore, giornalisti e buongustai da ogni parte del mondo.
L’edizione 2025 segna la 95ª della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Formalmente l’evento prende il via l’11 ottobre, ma in realtà si sviluppa per settimane, con appuntamenti in ogni weekend fino all’8 dicembre.
Il programma è pensato per soddisfare molteplici interessi, accogliendo esperienze sia per chi desidera solamente passeggiare nel mercato, sia per chi cerca momenti formativi, degustativi o culturali di spessore. Tra gli eventi in calendario troviamo:
Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba: il cuore pulsante della manifestazione, nel quale sarà possibile acquistare i tartufi direttamente dai commercianti autorizzati, con garanzia di qualità e autenticità.
Analisi sensoriale del tartufo: momenti guidati da esperti giudici che aiutano a comprendere gli aromi, le caratteristiche organolettiche e le differenze tra esemplari.
Degustazioni, showcooking e incontri con chef: occasioni per scoprire come il tartufo possa essere reinterpretato dalla cucina d’autore, attraverso abbinamenti con ingredienti locali e tecniche moderne.
Alba Truffle Bimbi: iniziative pensate per i più piccoli, con laboratori e attività didattiche che avvicinano i giovani al mondo del tartufo e del territorio.
Percorsi culturali e visite: ad esempio, Alba Sotterranea — tour archeologici per scoprire le stratificazioni della città — e percorsi nelle cantine locali nell’ambito dell’“Open Cellars” della Fiera.
Palio degli Asini: evento folkloristico che mette in scena una corsa – ironica e festiva – tra asini, diventata ormai un classico all’interno del calendario fieristico.
Mercato ambulante della Fiera: stand di prodotti agroalimentari locali e tipicità regionali, che si affiancano al mercato del tartufo.
L’intero evento si sviluppa non solo nel centro storico di Alba, ma anche in tutta la zona circostante, facendo vivere un vero e proprio “festival diffuso” che include cantine, borghi, location assembleari e la rete territoriale delle Langhe e del Roero.
Uno degli aspetti che rende la Fiera del Tartufo Bianco d’Alba particolarmente affidabile è la presenza della Commissione Qualità, ovvero un organismo incaricato di controllare e garantire che i tartufi venduti siano autentici, freschi e di elevata qualità. Questo supporto tecnico e normativo tutela sia i compratori che il prestigio della manifestazione.
Nei padiglioni del Cortile della Maddalena o in altre aree designate nel centro storico, i visitatori possono avvicinarsi agli stand dei trifolai certificati e verificati — toccare, odorare, selezionare e acquistare — con la sicurezza di trovarsi in un ambito controllato.
La vendita diretta da produttore a consumatore è parte dell’essenza dell’evento: non solo un’occasione commerciale, ma anche un momento di educazione al rispetto del prodotto, della terra e della filiera. Chi acquista un tartufo in fiera partecipa indirettamente a una filiera che valorizza il legame col territorio e tutela il consumatore.
Per il visitatore, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è molto più di un mercato. Passeggiare per le vie di Alba significa respirare profumi intensi, incontrare artigiani e produttori, assistere a dimostrazioni, partecipare a incontri, gustare piatti preparati da chef affermati e scoprire il patrimonio storico e culturale di una delle aree più suggestive del Piemonte.
Chi arriva da lontano — da altre regioni d’Italia o dall’estero — ha la possibilità di orchestrare un viaggio sensoriale su misura: unire la Fiera a escursioni lungo i colli del Barolo, visite a cantine storiche, soste nei borghi medievali, degustazioni di vini e prodotti locali. In questo modo, l’evento diventa una porta d’ingresso per un turismo lento, consapevole e di qualità.
E per chi desidera vivere il “dietro le quinte”, sono previste attività più “avventurose”, come la ricerca del tartufo insieme ai trifolai e ai loro cani, trekking nei boschi, workshop pratici e momenti di confronto con esperti del settore.
Scritto da: Daniela Vindigni
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