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“The Sublime Essence of Light and Darkness” alla XV Florence Biennale

today15 Ottobre, 2025

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Dal 18 al 26 ottobre, la città di Firenze ospita la XV edizione della Florence Biennale, presso la storica Fortezza da Basso.

Con un allestimento che si estende per 11.000 metri quadrati, vede la partecipazione di 550 artisti e designer da 85 Paesi e 5 continenti, che presenteranno oltre 1.500 opere. Un evento che si impone ancora una volta come uno dei principali poli internazionali per l’arte contemporanea e il design in Italia.

L’edizione 2025 porta con sé un titolo e un tema ambiziosi: The Sublime Essence of Light and Darkness. Concepts of Dualism and Unity in Contemporary Art and Design, un invito a riflettere sull’eterno dualismo fra luce e oscurità, bene e male, visibilità e abisso, ma soprattutto sulla loro coesistenza e complementarità.

Il tema: luce, tenebra, tensione

La scelta del tema non è superficiale. Il rapporto fra luce e oscurità è antico quanto l’arte stessa: fin dalle pitture rupestri, passando per il chiaroscuro rinascimentale, fino alle sperimentazioni contemporanee di luce come medium (installazioni, video, suono). La Biennale invita gli autori a mettere in dialogo queste polarità apparentemente opposte, affinché il visitatore sperimenti — anche fisicamente — il confine fra visibilità e invisibilità, fra presenza e assenza.

In molte opere esposte, la luce diventa protagonista non solo come illuminazione, ma come materia: fasci luminosi, LED, elementi trasparenti, tipografie, materiali riflettenti, generano effetti in cui l’ombra non è mera assenza, ma figura attiva. Al contrario, alcune opere indugiano nel buio, nel vuoto, nella sospensione, offrendo all’osservatore il compito attivo di “vedere” ciò che non è subito visibile. Questa dialettica genera un’esperienza sensoriale, emozionale e intellettuale.

Il tema centrale si inscrive in una tradizione umanistica che ama la tensione fra opposti: non tanto per contrapporli, ma per mostrarne l’intima connessione. Come afferma la curatela, “dualismo e unità” non sono antagonisti, ma poli che si definiscono a vicenda.

Tim Burton e la mostra “Light and Darkness”

Il nome più atteso di questa edizione è il regista e artista Tim Burton, che riceverà il prestigioso Premio Lorenzo il Magnifico alla carriera il 21 ottobre alla Fortezza da Basso. Parallelamente, la Biennale ospita la mostra personale intitolata “Tim Burton: Light and Darkness”, concepita in collaborazione con l’autore e curata da Sarah Brown insieme al comitato del festival. È una mostra costruita appositamente per l’occasione, perfettamente in dialogo con il tema centrale. L’esposizione si sviluppa in cinque sale tematiche, con oltre cinquanta opere tra disegni, sculture, modelli, installazioni e oggetti inediti e selezionati dal regista stesso.

Nella sala d’ingresso, una installazione luminosa accompagna una collezione di album, schizzi e quaderni scelti personalmente da Burton, insieme a creature in resina e opere lenticolari che giocano con la percezione tridimensionale. La “Carousel Room” è un ambiente immersivo con luci UV e sfondi policromi, dominato da una giostra ideata dall’artista. A questa si affianca una replica del suo celebre neon sign, omaggio alla cultura pop americana. Una sala è dedicata a “Corpse Bride”, nel ventesimo anniversario del film. All’interno trovano spazio anche riferimenti a “Beetlejuice”, “Edward Scissorhands” e “The Nightmare Before Christmas”.

Non manca un’attenzione alla dimensione più intima e marginale del lavoro di Burton: personaggi come Oyster Boy, Stain Boy, Robot Boy, Toxic Boy emergono da schizzi, sculture e proiezioni, restituendo la vena poetica, ironica e malinconica dell’autore. La mostra si conclude con una sala di proiezione, che ricorda le origini cinematografiche dell’autore e invita lo spettatore a ricollegarsi all’esperienza audiovisiva. In un’intervista, Burton ha dichiarato di sentirsi «molto onorato» di ricevere il premio e di poter “esplorare il dualismo fra luce e tenebra” attraverso le sue opere a Firenze.

Numeri e protagonisti

La Biennale 2025 conferma la sua dimensione internazionale e ambiziosa: 550 artisti e designer, provenienti da 85 paesi, che esporranno oltre 1.500 opere su un’area espositiva di 11.000 m². Tra gli artisti confermati, oltre a Burton, si menzionano nomi come Patricia Urquiola, Ana Pinho Vargas, Ivana Mašitová (maestra del vetro), sebbene il cuore del richiamo mediatico resti l’omaggio al regista americano.

Il ruolo culturale e simbolico della Florence Biennale

In un panorama artistico in costante evoluzione, la Florence Biennale vuole porsi come spazio di dialogo interdisciplinare: pittura, scultura, installazione, design, media digitali si incontrano per creare sinergie e tensioni. Il tema “luce e oscurità” serve da filo conduttore capace di ampliare il discorso, invitando a interrogarsi su dimensioni metaforiche: la luce come conoscenza, speranza, verità; l’oscurità come mistero, inconscio, limite.

Scritto da: Daniela Vindigni

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