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La 64ª edizione del Presepe a cielo aperto di Manarola fino al 18 gennaio

today9 Dicembre, 2025

Sfondo

Ogni inverno quest’anno per la 64ª volta il borgo di Manarola (nelle Cinque Terre, Liguria) si trasforma in un magico presepe a cielo aperto: l’edizione 2025‑2026 è stata inaugurata domenica 7 dicembre 2025. Il presepe rimane visibile ogni sera fino al 18 gennaio 2026, a partire dal tramonto (circa tra le 17:00 e le 17:30) e fino alle ore 22:00.

L’illuminazione serale, tra i vigneti terrazzati e i muretti a secco sopra il borgo, regala scorci suggestivi: molti visitatori lo ammirano comodamente dalla piazza centrale del paese, da via Belvedere oppure lungo i sentieri panoramici che collegano Manarola a Riomaggiore.

Un presepe unico: numeri, materiali e contesto

Quello di Manarola è considerato il presepe luminoso più grande del mondo. Vi compaiono circa 300 figure a grandezza naturale, pastori, pescatori, contadini, angeli, Re Magi, animali e la Sacra Famiglia, tutte realizzate con materiali riciclati.

Per illuminarle vengono usate migliaia di lampadine, l’installazione fa uso di circa 15.000 luci (o, secondo altre fonti, fino a 17.000) — sparse su 4.000 metri quadri di terrazzamenti collinari, con 7 chilometri di cavi elettrici.

Le sagome, spesso costruite a partire da scarti, legno, ferro o altri materiali “poveri”, sono diventate nel tempo vere e proprie installazioni artigianali, capaci di fondersi con pietre, vigneti, terrazzamenti e pendii ripidi sul mare.

Questo utilizzo di materiali di recupero e la modalità di illuminazione, nel rispetto del paesaggio, rendono l’installazione non solo un evento natalizio, ma un’opera di arte popolare, paesaggistica e culturale che racconta la storia e l’identità di un territorio.

Un ponte fra tradizione, comunità e memoria

L’origine del presepe risale al 1961: secondo la storia, tutto iniziò quando Mario Andreoli, un ferroviere in pensione, decise di illuminare le “Tre Croci” sulla collina sopra Manarola per onorare una promessa fatta al padre. Negli anni, quel gesto personale ha preso dimensioni collettive: Mario ha lavorato decenni per aggiornare, ampliare e mantenere il presepe, coinvolgendo la comunità e modellando ogni figura a mano, con fantasia, pazienza e amore per il proprio paese.

Dopo la morte di Andreoli (dicembre 2022), la sua eredità è stata raccolta dall’Associazione Presepe di Manarola insieme al CAI La Spezia, con il sostegno del Parco Nazionale delle Cinque Terre e del Comune di Riomaggiore, che garantiscono la tutela del paesaggio e la continuità dell’evento.

Un presepe che racconta il territorio

Il prezioso valore del presepe di Manarola sta nel celebrare il territorio, un luogo dove uomo, natura, lavoro e tradizione si fondono. Le terrazze di vigneti e i muretti a secco che fanno da cornice sono parte del paesaggio rurale ligure, testimoni di decenni di lavoro contadino e vitivinicolo. Inserire le figure luminose tra quei terrazzamenti significa “illuminare” anche la storia del paesaggio. 

Mentre le sagome costruite con materiali poveri e riciclati richiamano l’ingegno contadino e artigiano, la capacità di trasformare ciò che si ha a disposizione in qualcosa di bello e significativo. Questo legame con la tradizione popolare rende il presepe un’opera di valorizzazione culturale e ambientale. 

Il fatto che centinaia di persone, residenti e visitatori, si riuniscano ogni anno per assistere al risveglio delle luci rafforza l’idea che il presepe sia un elemento di coesione sociale: un rituale che unisce generazioni, comuni e turisti, rendendo Manarola un villaggio che vive tutto l’anno dell’equilibrio fra natura, architettura e umanità.

L’edizione 2025‑2026: luce e speranza

Anche quest’anno l’appuntamento con il presepe richiama migliaia di visitatori da ogni parte d’Italia (e del mondo). Meglio arrivare poco prima del tramonto: in quel momento l’effetto delle luci sul borgo e sui terrazzamenti è più suggestivo e il sentiero panoramico che collega Manarola a Riomaggiore offre una vista spettacolare. Inoltre, anche la piazza centrale o via Belvedere sono ottimi punti di osservazione, per chi preferisce comodità e rapidità.

Scritto da: Daniela Vindigni

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