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today11 Settembre, 2025
Dal 14 settembre al padiglione 1 della Fiera di Cremona torna Un Milione di Giocattoli, l’evento dedicato ai giocattoli d’epoca e da collezione, con oltre 200 espositori e ingressi gratuiti.
La Fiera di Cremona si prepara ad accogliere, domenica 14 settembre, la 76ª edizione di “Un milione di giocattoli”, un evento che ormai rappresenta un punto di riferimento nel panorama del collezionismo europeo.
Organizzata dall’Associazione Italiana del Giocattolo d’Epoca e da Collezione, la manifestazione ha costruito negli anni una reputazione solida, attirando non solo gli appassionati italiani, ma anche espositori e visitatori provenienti dall’estero. Questa longevità testimonia quanto il mondo del giocattolo d’epoca riesca a suscitare emozioni e a mantenere vivo un legame tra passato e presente, trasformandosi in un vero patrimonio culturale.
Guardando alle fonti che analizzano il collezionismo in Italia, emerge chiaramente come i giocattoli rappresentino molto più che semplici oggetti da esposizione. Secondo diversi studi storici, i giocattoli del Novecento, dalle bambole in porcellana ai trenini elettrici, raccontano non solo i gusti estetici di un’epoca ma anche i cambiamenti sociali ed economici.
Rispetto alle ricerche accademiche internazionali, l’Italia si distingue per una particolare attenzione alla dimensione artigianale, con molte produzioni di fine Ottocento e inizio Novecento considerate vere e proprie opere d’arte. In altri Paesi, come la Germania e il Giappone, il collezionismo si concentra invece più spesso sull’innovazione tecnologica dei giocattoli in latta o sui robot degli anni ’70, oggi diventati icone pop.
“Un milione di giocattoli” si configura come un evento inclusivo, capace di unire esperti collezionisti e giovani appassionati. Gli oltre 200 espositori presenti propongono un ventaglio di pezzi che spazia dai modelli rari e di alto valore storico, fino a oggetti più accessibili e perfetti per chi sta iniziando a collezionare.
Confrontando questo approccio con altre fiere europee, si nota una peculiarità tutta italiana: la volontà di mantenere un equilibrio tra il rigore del collezionismo e la dimensione emozionale legata al ricordo dell’infanzia. Mentre in Francia, per esempio, le fiere sono spesso focalizzate su pezzi di grande pregio per collezionisti esperti, a Cremona si respira un’atmosfera familiare che incoraggia la curiosità dei più giovani e favorisce il dialogo tra generazioni.
Il percorso espositivo offrirà un vero viaggio nel tempo attraverso il mondo del giocattolo. I visitatori potranno ammirare trenini d’epoca, simbolo di un’era industriale che ha segnato la storia del gioco e dell’ingegneria in miniatura. Le bambole, presenti in tutte le varianti e materiali, dal bisquit al vinile, raccontano invece l’evoluzione dei modelli educativi e delle mode infantili.
Non mancheranno i robot anni ’70, oggi ricercatissimi dai collezionisti di vintage e cultura pop, insieme alle immancabili Barbie, icona globale che continua ad affascinare generazioni intere. Fonti di settore evidenziano come il mercato internazionale stia registrando una crescita proprio per queste categorie di oggetti, con valori che in alcuni casi superano le stime iniziali d’asta. L’evento di Cremona, dunque, si inserisce in una tendenza globale, pur mantenendo un’anima profondamente italiana.
Per comprendere appieno la portata di questa manifestazione, è utile metterla a confronto con altri eventi analoghi. Negli Stati Uniti, ad esempio, le Toy Fairs si concentrano spesso sulle novità di mercato e sulle tendenze contemporanee, lasciando meno spazio al collezionismo storico.
In Giappone, invece, i robot vintage e i modellini legati alla cultura anime sono i protagonisti indiscussi, con eventi specializzati che richiamano un pubblico di nicchia ma molto appassionato. “Un milione di giocattoli” a Cremona, al contrario, riesce a tenere insieme dimensioni diverse: la rarità storica, la nostalgia, il valore affettivo e il respiro internazionale. È questa formula ibrida a renderla unica nel panorama europeo.
Uno degli aspetti più affascinanti dell’evento riguarda la capacità dei giocattoli di evocare ricordi. Gli studi sul collezionismo sottolineano come la nostalgia sia un motore potente, capace di dare valore a oggetti che, al di là del materiale o della rarità, diventano simboli di infanzie lontane.
Rispetto alle analisi condotte in altri Paesi, in Italia la componente emotiva sembra essere ancora più marcata: molti visitatori raccontano di recarsi alla fiera non tanto per acquistare, quanto per rivivere emozioni dimenticate. È proprio questo legame con la memoria che contribuisce al successo di una manifestazione longeva e partecipata.
Un altro elemento distintivo dell’edizione di quest’anno è la totale gratuità dell’ingresso. Dalle 9:30 alle 16:30, il pubblico potrà visitare il padiglione 1 della Fiera di Cremona senza alcun costo, un aspetto che rende l’iniziativa particolarmente inclusiva. In confronto ad altre fiere europee, dove il biglietto di ingresso è spesso obbligatorio e non sempre economico, l’apertura gratuita rappresenta una scelta strategica che amplifica la partecipazione e rafforza il ruolo culturale dell’evento. In questo modo, “Un milione di giocattoli” non si limita a essere una vetrina per collezionisti, ma si trasforma in un’occasione di incontro per famiglie, studenti e semplici curiosi.
La Fiera di Cremona non è solo una cornice logistica, ma anche un attore importante nello sviluppo economico e culturale della città. Gli eventi di settore, come “Un milione di giocattoli”, contribuiscono a rafforzare il turismo e a promuovere l’immagine di Cremona come luogo di tradizione e innovazione.
Le fonti locali sottolineano come la presenza di espositori stranieri abbia un impatto positivo anche sull’indotto, tra strutture ricettive, ristorazione e commercio. Rispetto a fiere simili organizzate in centri più grandi, Cremona riesce a mantenere una dimensione a misura d’uomo che favorisce la convivialità e l’accoglienza.
Analizzando le tendenze emergenti, appare chiaro che il collezionismo di giocattoli non è un fenomeno in declino, ma anzi in continua evoluzione. L’interesse crescente per il vintage, amplificato dai social network e dalle piattaforme di vendita online, sta allargando la base dei collezionisti.
Mentre in passato si trattava di una passione di nicchia, oggi sempre più giovani si avvicinano a questo mondo, attratti dall’estetica retro e dalla possibilità di investire in oggetti che acquisiscono valore nel tempo. In questo scenario, eventi come quello di Cremona assumono un ruolo strategico, perché offrono non solo un mercato, ma anche un luogo di incontro e formazione per le nuove generazioni di appassionati.
Scritto da: Daniela Vindigni
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