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today22 Novembre, 2025
Tra presepi diffusi, mercatini storici e ambientazioni rinascimentali: Urbino celebra un Natale fatto di spiritualità e tradizione.
Dal 22 novembre al 6 gennaio, Urbino si trasforma in un palcoscenico natalizio. Un fitto calendario di eventi animano il centro storico: mostre, mercatini storici, spettacoli, musica, danze, gastronomia tradizionale, ambientazioni rinascimentali e molto altro ancora. Ma la vera protagonista di questo Natale urbinate è senza dubbio la mostra diffusa “Le Vie dei Presepi”, giunta ormai alla sua 25ª edizione.
Le “Vie dei Presepi” sono una tradizione radicata nella città di Urbino, nata nei primi anni Duemila. Attraverso un percorso disseminato tra le vie più caratteristiche, i vicoli, le chiese e i palazzi storici del centro, centinaia di natività, piccole, grandi, moderne, antiche, offrono uno sguardo intimo sulla bellezza del presepe.
I visitatori possono orientarsi grazie a una mappa messa a disposizione nei punti più importanti, che consente di costruirsi un itinerario personalizzato tra le installazioni. Tre “punti principali” con percorso interno sono allestiti: l’Oratorio delle Cinque Piaghe e quello di San Giuseppe, e la Chiesa di San Domenico in Piazza Rinascimento, di fronte al celebre Palazzo Ducale.
Quest’anno Urbino introduce due novità di grande rilievo. La prima consiste in quindici grandi presepi provenienti da Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo, giunti in prestito per l’occasione. Si tratta in parte di opere tradizionali all’interno di teche che si possono ammirare da ogni lato, e in parte di diorami: vere “scatole” prospettiche che racchiudono paesaggi, villaggi e ambientazioni molto suggestive.
La seconda novità è un grande presepe meccanico lungo dieci metri, con statuine in movimento, che ricrea un intero quartiere della Roma ottocentesca. Tra templi in rovina, case popolari, borgate e mestieri in azione, questa installazione offre una rappresentazione vivace e dinamica della vita quotidiana di un’epoca storica lontana.
Tra le molte natività esposte, un gioiello storico spicca per valore artistico e spirituale: il Presepe del Brandani, realizzato in stucco a grandezza naturale nel XVI secolo. Si trova in un’antica cappella, e la sua ambientazione, che richiama una grotta naturale, ne esalta la sacralità. Questo presepe è considerato uno dei più antichi “veri” al mondo e testimonia la grande tradizione presepiale di Urbino.
Il Natale a Urbino è un teatro vivente. Ogni anno vengono organizzati momenti di rievocazione storica: danzatrici, musici, cortigiani e nobili popolano gli spazi del Palazzo Ducale e delle piazze, ricreando le scenografie e lo spirito della corte rinascimentale. Tra gli eventi previsti vi sono spettacoli di danza, concerti e performance musicali, che danno nuova vita alle vie e agli oratori urbini.
In parallelo alla mostra dei presepi, ogni sabato e domenica dal 29 novembre al 6 gennaio si tengono i mercatini di Natale. Questi mercatini, organizzati nell’ambito dell’iniziativa “Batanai tra le mura” (un’espressione del dialetto urbinate che indica oggetti curiosi, soprammobili o piccoli tesori che tornano in vita) propongono bancarelle a tema natalizio, idee regalo, artigianato artistico e prodotti tipici. L’evento “Batanai tra le mura” è ormai parte integrante dell’atmosfera natalizia di Urbino, trasformando le sue antiche vie in uno spazio vibrante dove dimenticare il tempo.
Il calendario natalizio per le famiglie include laboratori, spettacoli e momenti dedicati ai più piccoli. Tra questi, ci sono proiezioni di cartoni animati, laboratori creativi e animazioni nelle piazze storiche. Inoltre, il programma “A Urbino un Natale di Stelle” prevede l’accensione dell’albero di Natale e delle luminarie, momenti di musica e festa, concerti e una pista di ghiaccio per vivere la città sotto una luce nuova.
Ovviamente, il Natale urbinate non può prescindere da gusti e sapori tradizionali. I mercatini offrono specialità gastronomiche tipiche delle Marche, dolci natalizi, vini locali e prodotti artigianali: un’esperienza sensoriale che unisce arte, cultura e gusto.
Scritto da: Daniela Vindigni
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