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today1 Ottobre, 2025
La tragedia di Sabaudia riporta l’attenzione sugli incidenti aerei militari e sul sacrificio di chi dedica la propria vita al servizio del Paese. Nella mattinata del 1° ottobre 2025 un velivolo biposto T-260B dell’Aeronautica Militare è precipitato durante un volo di addestramento nel Parco Nazionale del Circeo. A perdere la vita sono stati il colonnello Simone Mettini, comandante del 70° Stormo di Latina, e l’allievo pilota Lorenzo Nucheli, studente dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. L’incidente ha scosso istituzioni e comunità locali, aprendo un’indagine per accertare le cause dell’impatto.
Il velivolo coinvolto era un T-260B, aereo da addestramento leggero utilizzato per le prime fasi della formazione dei piloti militari. Il mezzo è precipitato tra la Migliara 49 e la zona Cerasella, all’interno del Parco Nazionale del Circeo, non lontano dalla costa di Sabaudia. L’impatto è stato devastante e non ha lasciato scampo ai due occupanti.
Squadre di Vigili del Fuoco, Protezione Civile e personale dell’Aeronautica sono giunti rapidamente sul posto, ma ogni tentativo di soccorso si è rivelato vano. L’area è stata subito posta sotto sequestro, mentre la Procura Militare ha aperto un fascicolo per chiarire dinamiche e responsabilità.
Le indagini dovranno stabilire se si sia trattato di un guasto tecnico, di un problema legato alle condizioni atmosferiche o di un errore umano. In ogni caso, la tragedia si inserisce nel doloroso elenco degli incidenti aerei militari che negli ultimi anni hanno colpito l’Italia, ricordando quanto sia delicata e rischiosa l’attività di addestramento.
Il colonnello Simone Mettini, 48 anni, era un ufficiale di lungo corso e figura di riferimento per l’Aeronautica Militare. Nato a Piombino e residente ad Aprilia, aveva alle spalle una carriera di oltre venticinque anni. Dopo gli studi all’Istituto tecnico aeronautico “Francesco Baracca” di Forlì e la laurea in Scienze Politiche all’Università Federico II di Napoli, aveva ricoperto incarichi di rilievo al VI reparto dello Stato Maggiore.
Nel luglio 2024 aveva assunto il comando del 70° Stormo di Latina, scuola di volo fondamentale per la formazione dei piloti italiani e stranieri. Era un istruttore stimato, apprezzato dai colleghi e dagli allievi per la competenza e la dedizione.
Mettini era sposato dal 2002 e padre di due figli. Oltre al ruolo istituzionale, era conosciuto anche per la passione per la musica: suonava il basso in un gruppo locale di Latina, segno di un legame forte con il territorio. La sindaca Matilde Celentano lo ha ricordato come «un uomo delle istituzioni con uno spiccato senso dello Stato», sottolineando che il suo sacrificio non sarà dimenticato.
La perdita di Mettini rappresenta non solo un dramma personale e familiare, ma anche una ferita per l’intera Aeronautica, che vede scomparire un professionista con esperienza preziosa proprio mentre era impegnato nella missione di trasmettere competenze alle nuove generazioni.
Accanto a Mettini, sul biposto caduto a Sabaudia, c’era Lorenzo Nucheli, giovane allievo pilota dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Originario di Serrone, nel Frusinate, era figlio di Natale Nucheli, già sindaco del paese.
Fin da bambino coltivava la passione per il volo, che lo aveva portato a scegliere la carriera militare e a intraprendere il percorso nell’Accademia di Pozzuoli, considerata una delle scuole di eccellenza per la formazione dei futuri ufficiali. Era impegnato anche nel volontariato, con esperienze nella Protezione Civile, e molto stimato nella sua comunità.
La sua scomparsa improvvisa ha scosso profondamente Serrone e l’intero territorio del Frusinate. Il sindaco e le istituzioni locali hanno espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia, ricordandolo come un ragazzo motivato, solare e pronto a servire il Paese.
Il destino ha voluto che il sogno di Lorenzo di diventare pilota militare si interrompesse proprio durante una missione di addestramento, evidenziando ancora una volta come gli incidenti aerei militari possano colpire senza preavviso, anche in fasi apparentemente di routine.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso cordoglio a nome del Governo, ricordando i due militari con parole di grande rispetto: «Si dice che un pilota non muore mai, vola solo più in alto». Un messaggio che sintetizza il senso di comunità e di sacrificio che lega il mondo dell’Aeronautica e le Forze Armate.
Anche le comunità locali si sono strette attorno alle famiglie. Ad Aprilia e Latina per Mettini, a Serrone per Nucheli, sono stati organizzati momenti di raccoglimento, cerimonie e manifestazioni di solidarietà. Migliaia i messaggi di cordoglio arrivati da colleghi, amici, istituzioni e semplici cittadini.
La tragedia di Sabaudia non è purtroppo un caso isolato. L’addestramento al volo, fondamentale per garantire la sicurezza nazionale, comporta rischi elevati. Ogni anno nel mondo si registrano episodi che ricordano quanto sia complesso e delicato il mestiere del pilota militare.
Il ricordo di Simone Mettini e Lorenzo Nucheli rimarrà legato al senso del dovere e alla dedizione al servizio del Paese. La loro vicenda rappresenta una testimonianza del prezzo che spesso viene pagato per garantire la preparazione delle Forze Armate.
Scritto da: Matteo Respinti
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