Economia

Mercato residenziale: andamento nel 3° trimestre 2025

today16 Ottobre, 2025

Sfondo

Nel terzo trimestre 2025 mercato residenziale in crescita per le vendite, in calo per le locazioni: prezzi in aumento in tutte le aree, con differenze tra grandi e piccoli centri.

In base ai dati forniti dall’Osservatorio trimestrale sul mercato residenziale di “Immobiliare.it Insights”, emerge che, nel terzo trimestre del 2025 (e cioè, luglio-settembre) si confermano i trend che il mercato immobiliare aveva già evidenziato ultimamente: infatti, per quanto concerne la pressione della domanda, il settore degli affitti fa registrare una contrazione, mentre quello delle vendite consolida i segnali incoraggianti riscontrati fin dalla seconda metà dello scorso anno.

Non a caso, rispetto agli stessi tre mesi del 2024, la pressione di domanda per le case in vendita è aumentata del 12,4%, diversamente da quella per le locazioni che è, invece, diminuita del 16,5%.

Mercato residenziale: andamento dei prezzi

Per quanto riguarda inoltre i prezzi, l’Osservatorio rileva una crescita in entrambi i settori nel trimestre, anche se gli affitti sono aumentati in una misura molto più marcata – e cioè di oltre il doppio – rispetto alle vendite: nel primo caso si registra, infatti, un +6%, nel secondo invece un +2,6%. In questo momento, in Italia, per acquistare un immobile occorrono, in media, 2.114 euro al metro quadro, mentre per affittarne uno bisogna prevedere una spesa media di 14,3 euro sempre al metro quadro.

Commento della Direzione generale

La Direzione generale di Immobiliare.it commenta questi numeri, sottolineando come la ripartenza delle compravendite sia il risultato di una rinnovata fiducia da parte degli acquirenti, favorita anche da condizioni creditizie migliori e da una maggiore stabilità economica generale. Al contrario, il mercato delle locazioni sta attraversando una fase di difficoltà dovuta, probabilmente, al fatto che, specialmente nelle grandi città, i canoni hanno subito aumenti percentualmente superiori a quelli delle retribuzioni.

Andamento territoriale degli affitti

A livello territoriale, a trainare verso l’alto i prezzi di affitto è soprattutto il Centro, che nel periodo preso in considerazione, ha fatto segnare una crescita di oltre il 10% rispetto ai 12 mesi precedenti. Più contenuti, se rapportati alla media nazionale, sono invece i rialzi di Nord Ovest (+4,6%) e Isole (+4,2%). Il Centro è, tra l’altro, anche l’area in cui la pressione di domanda è calata maggiormente nel terzo trimestre (-19,6%), mentre la diminuzione più modesta si è registrata ancora una volta nelle Isole (-6,9%).

Si notano, inoltre, differenze rilevanti, nell’andamento dei prezzi e delle domande di locazioni, anche tra i grandi ed i piccoli centri, con la pressione di domanda che cala, in modo molto più deciso, nel primo caso (-26,4%), che nel secondo (-8,8%). Tuttavia, i prezzi sono aumentati di più nelle piccole città (+5%) piuttosto che nelle grandi (+3,7%). L’offerta è invece cresciuta ovunque, con incrementi di quasi il 40% nelle grandi città e di oltre il 20% nelle piccole. Tra le diverse macroaree del Paese, è il Nord Est quella in cui lo stock (con un +36,6%) è aumentato maggiormente nell’ultimo anno.

Andamento territoriale delle vendite

Opposto è, invece, come già detto, il discorso se si passa dal campo delle locazioni a quello delle vendite, in cui la pressione di domanda è, infatti, aumentata ovunque nel terzo trimestre dell’anno, con incrementi sempre superiori al 10%. Le Isole raggiungono addirittura un +15,3%, mentre il Nord Est si deve accontentare del +10,8%, pur facendo, comunque registrare, con il +4,6%, la più forte crescita annuale dei prezzi. Stabili risultano, invece, i dati del Sud (+0,9%).

A differenza di quanto rilevato per le locazioni, l’Osservatorio segnala, inoltre, che, in merito alle vendite, “grandi città e piccoli centri si comportano allo stesso modo a livello di domanda, con incrementi in entrambi i casi intorno al +12,5%. I prezzi, però, salgono molto di più nel primo caso (+5%), che nel secondo (+2,1%)”. Per quanto concerne l’offerta, Sud e Isole si discostano dalla tendenza nazionale di decrescita, rispettivamente con un +4% ed un +1,2%, cui si contrappongono, invece, i cali del Nord-Ovest (-3%), e del Nord Est e del Centro (entrambi a -2%).

Andamento regionale degli affitti

A livello regionale, l’Osservatorio conferma che è la Valle d’Aosta la regione in assoluto più cara per affittare casa in Italia, con canoni che hanno superano il tetto dei 22 euro al mq, in seguito a una crescita del 14,1% nell’ultimo anno. Al secondo posto si colloca la Lombardia con 18,7 euro al mq, mentre la Basilicata resta ancora la regione italiana più economica (con 7,1 euro al mq). Tra i capoluoghi di regione, Milano, con i suoi 22,5 euro al metro quadrato, rimane la città più costosa della Penisola, seguita da Firenze (con 21,3 euro al mq) e da Roma (con 18,2 euro).

Andamento regionale delle vendite

Infine, avendo riguardo alle vendite, l’Osservatorio segnala che il Trentino Alto Adige mantiene il primato di regione più onerosa per gli acquisti immobiliari, con una media di 3.573 euro al mq. La Calabria resta invece la più conveniente, con 953 euro al mq. Milano guida, inoltre, la classifica anche per quanto concerne i prezzi di vendita (con, in media, 5.564 euro al mq), in crescita del 2,3%. Firenze occupa, anche in questo caso, il secondo posto (4.669 euro e +9% in un anno), davanti a Bologna e Roma, rispettivamente con 3.685 e 3.641 euro al metro quadro.

Scritto da: Ferruccio Bovio

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