Economia

Spese familiari in aumento per il caldo: fino a 550 euro al mese secondo Assoutenti

today8 Luglio 2025

Sfondo

Con l’arrivo del caldo aumentano drasticamente le spese familiari per rinfrescarsi tra condizionatori, consumi idrici: i costi raggiungono i 550 euro al mese.

Il caldo africano che ha colpito l’Italia può venire a costare fino a 550 euro al mese di spese familiari, tra maggiori consumi energetici e idrici e spese per beni e servizi finalizzati a far fronte alle temperature record delle ultime settimane. A sostenerlo è uno studio di Assoutenti, realizzato per capire come il caldo influisca sulle abitudini e sulle tasche delle famiglie italiane.

Impennata delle spese familiari

Innanzitutto, l’attivazione anticipata dei condizionatori (con il caldo estremo che già a giugno ha investito diverse città italiane) e la maggiore durata dei tempi di accensione quotidiana, comporta una maggiore spesa energetica stimabile tra i +80 ed i +120 euro al mese a famiglia, a seconda, ovviamente, del tipo di impianto, della classe energetica, dell’efficienza e delle ore di accensione.

Il caldo provoca, inoltre, anche una impennata dei consumi idrici, con un maggiore utilizzo dell’acqua per le docce e per l’irrigazione di giardini e piante, con un aggravio di spesa che Assoutenti stima tra i +20 ed i +30 euro al mese a famiglia.

Consumi alimentari e altri servizi

Temperature così elevate incidono poi anche sui consumi alimentari, con un crescente ricorso a prodotti freschi e dissetanti, come bibite, gelati, granite e frutta fresca. Tutti prodotti che, come del resto rilevato pure dall’Istat nel suo recentissimo rapporto sull’inflazione, hanno fatto registrare a giugno sensibili rincari dei prezzi: ad esempio, su base annua, i gelati aumentano del +5,5%, la frutta fresca del +7,1%, l’acqua minerale del +3,6%, le bibite del +4,1% ed i succhi di frutta del +3,9%). Il che comporta, per ogni famiglia, una maggiore spesa  stimata tra i 40 ed i 60 euro.

Altro aspetto da tenere in considerazione è quello che, di fronte a certe temperature, la gente, già da giugno, ha iniziato a utilizzare piscine e stabilimenti balneari per fuggire dall’afa delle città, usufruendo degli svariati servizi offerti da tali strutture (lettini, ombrelloni, parcheggi e consumazioni alimentari, ecc.), con spese familiari comprese tra i + 120 e i +180 euro. Altri fattori di incremento delle spese delle famiglie in questo periodo canicolare, riguardano gli integratori alimentari  (con una spesa che Assoutenti calcola stimata tra i +20 ed i +40 euro) e i prodotti per difendersi dai raggi solari (spray, creme solari protettive e dopo sole) che vanno a gravare per 30/40 a nucleo familiare.

Caldo estremo e mobilità: l’impatto su trasporti

Altra questione è poi quella che riguarda la mobilità, dal momento che il caldo afoso spinge le persone a utilizzare maggiormente le auto private per i propri spostamenti, andando, di conseguenza, a penalizzare sia il trasporto pubblico, che le biciclette o le camminate. Ed è chiaro che più si va in macchina e più carburante si consuma: e a questo proposito, sempre Assoutenti stima una maggiorazione di spese familiari che oscilla tra i 30 e i 50 euro. Se poi, una volta seduti al volante, si accende anche il climatizzatore, ecco che i consumi di carburante crescono anche del 30%.

L’aumento dell’uso dell’auto privata nei mesi più caldi comporta anche un incremento del traffico urbano, con effetti visibili sulla qualità dell’aria e sui tempi di percorrenza. Questo circolo vizioso finisce per scoraggiare ulteriormente l’uso di mezzi alternativi, soprattutto nelle ore centrali della giornata, aggravando una situazione già critica nelle grandi città. Le amministrazioni locali si trovano quindi a dover fronteggiare un doppio problema: da un lato, l’adattamento dei servizi pubblici alle mutate esigenze climatiche; dall’altro, la necessità di promuovere soluzioni sostenibili che restino accessibili ed efficaci anche in estate.

Scritto da: Ferruccio Bovio

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