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Oggi, domenica 16 novembre – santa Margherita di Scozia – il sole sorge a Roma alle 6,58 e tramonta alle 16,46. A Milano sorge, invece, 7,21 e tramonta alle 16,52.
Tra i fatti del passato avvenuti nella giornata di oggi, ricordiamo che, nel 1849, una corte russa condanna a morte Fëdor Dostoevskij per attività anti-governative. La sua esecuzione viene cancellata all’ultimo minuto.
La Federal Reserve (la banca centrale degli Stati Uniti) inizia la sua attività.
Viene istituita l’UNESCO per favorire la collaborazione tra le Nazioni in nome della tutela dei diritti e delle libertà fondamentali dell’uomo e sostenere la crescita educativa e culturale dei Paesi devastati dalla guerra.
Gli Stati fondatori concordano sull’esigenza di dar vita a un Organismo, che esprima una vera cultura di pace, senza distinzione di razza, sesso, lingua o religione. La sede ufficiale viene stabilita a Parigi.
Esce nelle sale cinematografiche il primo film della saga di Harry Potter. Si intitola “Harry Potter e la pietra filosofale” e diverrà il secondo film nella classifica d’incassi di tutti i tempi.
Nasce a Corleone, il 16 novembre del 1930, Salvatore Riina (detto Totò), uno degli esponenti più temuti della Mafia siciliana. A soli 19 anni finisce già in carcere per l’uccisione un coetaneo che avviene durante una rissa. Scontata una pena di 6 anni, Riina torna a Corleone dove diventa il braccio destro del boss Luciano Liggio. Arrestato nuovamente nel 1963 viene comunque assolto in due processi a suo carico, che si svolgono rispettivamente a Bari e Catanzaro. Dopo di che diventa latitante e prende il posto di Liggio che viene a sua volta incarcerato, diventando così il capo del clan dei “corleonesi” e successivamente di tutta “Cosa Nostra” per circa 30 anni.
Fino al 15 gennaio 1993 quando, nel centro di Palermo, viene arrestato definitivamente dai Carabinieri. Nel corso degli anni, subirà diversi processi che gli costeranno ben 26 ergastoli. Poi, gravemente malato, il 17 novembre del 2017, Totò Riina si spegne, nell’ospedale di Parma, il giorno dopo aver compiuto 87 anni. Nonostante l’isolamento, l’età e le condizioni di salute, in quel momento è ancora considerato il capo indiscusso di Cosa Nostra.
Scritto da: Ferruccio Bovio
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