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Oggi, mercoledì 18 marzo – san Cirillo di Gerusalemme – il sole sorge a Roma alle 6,15 e tramonta alle 18,17. A Milano sorge, invece, alle 6,29 e tramonta alle 18,31.
Tra i fatti del passato avvenuti nella giornata di oggi, ricordiamo che, nel 1848, hanno inizio le “cinque giornate di Milano”. A dare il via alla ribellione è la notizia della concessione di costituzioni liberali in altri Stati (su tutte quella concessa da Carlo Alberto nel Regno di Sardegna), unitamente a quella relativa ad un’insurrezione a Vienna.
La popolazione insorge, occupando il Palazzo del Governatore, alzando barricate per strada contro l’esercito austriaco comandato dal generale Radetzky che si vede costretto a ritirare le sue truppe nel Quadrilatero. Il 22 marzo Milano viene liberata e si affida a un Governo provvisorio con a capo Carlo Cattaneo. La rivolta – contemporanea a quella di Venezia – offrirà al re Carlo Alberto di Savoia lo spunto per dare inizio, il 23 marzo, alla Prima Guerra di Indipendenza.
Adolf Hitler e Benito Mussolini si incontrano al Passo del Brennero e stabiliscono di formare un’alleanza contro Francia e Regno Unito.
A Napoli, l’eruzione del Vesuvio viene ripresa dai soldati americani stanziati nel capoluogo campano: si tratta dell’ unica eruzione vesuviana documentata attraverso filmati.
In Italia, viene aperto al traffico il Traforo del Gran San Bernardo.
Spegne oggi 81 candeline Roberto Satti, in arte Bobby Solo. Nato a Roma, Bobby Solo fin da giovanissimo è un grandissimo appassionato di rock’n’roll e di Elvis Presley, del quale riesce, tra l’altro, ad imitare la voce con ottimi risultati. A 19 anni partecipa al Festival di Sanremo, cantando “Una lacrima sul viso”, ma un improvviso abbassamento di voce – che lo costringe a cantare in playback – gli impedisce di vincere.
Tuttavia il successo del brano sarà straordinario, arrivando a superare i 2 milioni di copie vendute, corrispondenti a due dischi d’oro. L’affermazione sul palco dell’Ariston gli arriverà, invece, l’anno dopo con “Se piangi, se ridi” e nel 1969 con “Zingara”. Tra le sue canzoni più conosciute – sempre tra gli Anni 60 e 70 – ricordiamo anche “Non c’è più niente da fare”, “Siesta” e “Domenica d’Agosto”.
Scritto da: Ferruccio Bovio
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