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Oggi, giovedì 6 novembre, il sole sorge a Roma alle 6,46 e tramonta alle 16,57. A Londra sorge, invece, alle 7,04 e tramonta alle 16,24. A Napoli sorge alle 6,40 e tramonta alle 16,53.
Tra i fatti del passato avvenuti nella giornata di oggi, ricordiamo che, nel 1153, con il Trattato di Wallingford, finisce la guerra di successione al trono inglese che aveva visto contrapposti, per quasi vent’anni, Matilda, figlia di Enrico I d’Inghilterra ed il cugino di lei Stefano di Blois. Stefano riconosce come suo figlio adottivo ed erede Enrico, figlio di Matilda e di Goffredo il Bello detto “Plantageneto”.
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite approva la risoluzione 1761 che condanna le politiche razziste di apartheid del Sudafrica, chiedendo a tutti i membri dell’ONU di interrompere le relazioni diplomatiche ed economiche con quella nazione.
A Mosca una folla di persone si riunisce in piazza Lubjanka, sede del KGB, e distrugge la statua del fondatore del servizio segreto.
Gli Australiani votano a favore del mantenimento della regina Elisabetta d’Inghilterra, quale loro capo di Stato.
Il presidente uscente democratico Barack Obama vince le elezioni presidenziali degli Stati Uniti sconfiggendo il repubblicano Mitt Romn
Muore a San Pietroburgo, in questo giorno del 1893, Pyotr Tchaikovsky compositore tra i massimi della storia della musica e autore di sinfonie tra le più popolari al mondo, ricordato come uno dei maggiori interpreti del Romanticismo Musicale. Nato a Kamsko-Votkinsk (nella Russia occidentale) nel 1840, Tchaikovsky studia pianoforte fin da bambino sotto la guida del maestro italiano, Luigi Piccoli, dal quale viene indirizzato verso le opere di Rossini, Bellini e Donizetti.
Diplomatosi al conservatorio di San Pietroburgo, dopo avervi insegnato per diverso tempo, intraprende la carriera di direttore d’orchestra che lo porterà a viaggiare per il mondo. Della grande eredità musicale che l’Autore russo lascerà, ricordiamo soprattutto i tre famosi balletti “Il lago dei cigni”, “La bella addormentata” e “Lo Schiaccianoci”, unitamente alle ultime “tre sinfonie”, al “Concerto per pianoforte e orchestra n. 1” e all’Ouverture 1812.
Scritto da: Ferruccio Bovio
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