Economia

BCE: entro due anni arriva l’euro digitale

today12 Ottobre, 2025

Sfondo

Una trasformazione epocale nei sistemi di pagamento europei: l’introduzione della nuova moneta digitale della BCE cambierà il modo in cui cittadini e imprese gestiranno il denaro.

La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha recentemente annunciato che, nel giro di un paio d’anni, entrerà in funzione l’euro digitale. Pertanto, possiamo ipotizzare che, a partire dal 2028, i cittadini della Zona Euro dovranno cominciare a confrontarsi con questa nuova realtà.

Un cambiamento storico nel rapporto con la moneta

Cerchiamo, dunque, di capire insieme in che cosa consista questa novità destinata a rivoluzionare, per l’ennesima volta, i nostri rapporti con le monete. Chi è nato negli ultimi ottanta anni ha fatto ancora in tempo a vivere la stagione in cui esistevano i centesimi di lira per poi arrivare – passando attraverso numerose serie di banconote e monete dai svariati tagli di lire – a quella odierna, caratterizzata, invece, dai centesimi di euro.

Mettiamoci, quindi, nella condizione di non farci trovare impreparati dinanzi al nuovo e complesso cambiamento che sarà, appunto, rappresentato dall’introduzione dell’euro digitale, ossia della moneta comune – coniata, dunque, dalla Banca Centrale Europea – che avrà corso in tutti i Paesi facenti parte della Zona Euro.

Cos’è l’euro digitale

Si tratterà di una moneta ufficiale che presenterà la caratteristica unica – al contrario dalle usuali criptovalute – di avere un “corso legale” e di poter, quindi, garantire il proprio valore interno a prescindere da quelle che potranno essere le variazioni di altri fattori finanziari o economici.

In altre parole, l’euro digitale non è destinato a distinguersi, sul piano operativo, dalle tradizionali banconote cartacee in euro, ma lo farà, invece, a livello di sostanza costitutiva (e cioè carta o metallo), poiché la sua forma sarà, infatti, dematerializzata. In pratica, chi lo vorrà potrà, quindi, disporre di una sorta di “contante digitale” che, invece di passare di mano in mano, si trasferirà da un dispositivo digitale all’altro (ad esempio, attraverso uno scambio tra smartphone).

Il portafoglio digitale

Chiunque di noi potrà, pertanto, contare sulla disponibilità di un portafoglio digitale presso la propria banca: un portafoglio che verrà alimentato dal conto corrente e che sarà utilizzato per trasferire euro in tutte le modalità che oggi si utilizzano per i contanti tradizionali. Ogni operazione dovrà, ovviamente, risultare a costo zero (esattamente come, da sempre, avviene per i contanti) e senza commissioni per nessuno (altrimenti, l’euro digitale rischierebbe di non incontrare il gradimento della gente).

Inoltre, la tecnologia dovrà necessariamente mettersi nella condizione di assicurare il perfezionamento anche degli scambi che avverranno in assenza di una copertura di rete. Ci vorranno ancora – come si è appena detto – circa due anni di attesa e poi, soprattutto le nuove generazioni, potranno familiarizzare con questo nuovo sistema per trasferire il loro denaro.

Le motivazioni della BCE

Qualcuno, probabilmente, si domanderà se fosse proprio il caso, da parte della BCE, di andare a puntare, in maniera così determinata, su questo nuovo tipo di contante. Ebbene, sembrano essere due le motivazioni essenziali che hanno indotto l’Istituto di Francoforte ad accelerare i tempi di realizzazione che, inizialmente, erano stati fissati per il 2030:

  • la prima, quella di tutelare l’euro dalla concorrenza delle criptovalute e da quella dei sistemi di pagamento (come le carte di credito) che, nella maggior parte dei casi, non sono europei.
  • La seconda è quella che, partendo dal presupposto che in generale diverrà sempre più diffusa la tendenza ad utilizzare pagamenti digitali, la Banca Centrale vuole assolutamente evitare di perdere la partita più decisiva: e cioè, quella relativa alla stabilità monetaria, che viene, infatti, garantita solo se alle spalle dell’emittente è presente, appunto, una Banca Centrale.

Per quanto riguarda, infine, gli eventuali svantaggi che l’introduzione e l’utilizzo dell’euro digitale potranno eventualmente comportare, dobbiamo segnalare la possibilità di una certa limitazione del grado di autonomia nel disporre dei nostri soldi, poiché ogni pagamento in contanti digitali sarà, inevitabilmente, sempre tracciabile. Anche se resterà, comunque, del tutto invariata l’alternativa concessa ai singoli di scegliere come effettuare i propri pagamenti.

Scritto da: Ferruccio Bovio

Commenti post (0)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *