Economia

Crescita delle vendite di auto cinesi in Europa: BYD, MG, Xpeng e altri al centro della rivoluzione EV

today25 Luglio 2025

Sfondo

Quota di mercato quasi raddoppiata nel primo semestre 2025: le auto cinesi sfiorano il 5,1 %, sorpassando Tesla e mettendo pressione a Stellantis.

Crescono, in Europa, nel primo semestre dell’anno (ed in particolare a giugno), le vendite di nuove auto di fabbricazione cinese. A rivelarlo è un’analisi dell’istituto britannico Jato Dynamics che evidenzia come la quota di mercato dei brand del colosso asiatico sia quasi raddoppiata rispetto al 2024, raggiungendo un nuovo record del 5,1 % e collocandosi lievemente al di sotto della Mercedes che non va oltre il 5,2 %. E stiamo parlando dei marchi Byd, Jaecoo, Omoda, Leapmotor e Xpeng.

Performance di BYD

Byd, in particolare, seguendo una strategia di prezzi molto aggressiva, ha immatricolato un totale di 70.500 unità nel primo semestre dell’anno, con un aumento del 311 % su base annua. Inoltre, soltanto a giugno, la stessa Byd ha piazzato 15.565 veicoli, entrando, in tal modo, a far parte dei 25 marchi più venduti nel Vecchio Continente ed andando a superare Suzuki, Mini e Jeep.

Impatto su Stellantis

Va anche notato come questa espansione così rapida dell’auto cinese trovi il suo contraltare nella perdita di quote di mercato da parte di alcuni produttori europei: Stellantis, ad esempio, ha fatto segnare il calo maggiore nel primo semestre dell’anno, con una percentuale che è scesa dal 16,7 % al 15,3 % su base annua. Pertanto, il Gruppo presieduto da John Elkann, dall’inizio di gennaio alla fine di giugno, ha registrato, in Europa, il volume di immatricolazioni più basso a partire dalla sua fondazione che è avvenuta nel 2021.

Non a caso, dei dieci marchi che appartengono a Stellantis, solo tre hanno portato a casa risultati positivi nella prima parte del 2025: e si tratta in ordine di crescita di Alfa Romeo (+33 %), di Peugeot (+6 %) e di Jeep (+2 %). Nel complesso, Stellantis ha, invece, visto i suoi volumi scemare dell’8,6 % e dell’11,7 % – rispettivamente nel primo semestre dell’anno e a giugno – con Fiat, Lancia, DS, Maserati e Abarth in forti difficoltà.

Secondo gli analisti di Jato Dinamics, i problemi di Stellantis hanno una duplice origine: da un lato nascono dalla sua incapacità di lanciare sul mercato dei nuovi modelli più attraenti e dall’altro dall’aver puntato eccessivamente sulle vendite dei veicoli elettrici, ancora troppo costosi rispetto ai modelli con motore a combustione interna.

Situazione di Tesla e MG (SAIC Motor)

Molto male sono pure i numeri messi insieme da Tesla che, sempre nei primi sei mesi dell’anno, ha dovuto fare i conti con il secondo calo più significativo della sua quota di mercato, regredendo dal 2,4 % del 2024 all’1,6 % del 2025. Tra l’altro, in questo arco di tempo, la Società fondata da Elon Musk ha anche perso la sua posizione nella classifica dei gruppi, cedendo il posto a Saic Motor, proprietaria di MG, la quale ha, infatti, superato per la prima volta il brand statunitense.

MG, uno dei più tradizionali e prestigiosi marchi britannici – divenuto ormai proprietà cinese – ha, infatti, visto crescere i suoi volumi di vendita del 22 %, raggiungendo un totale di 162.153 unità, rispetto al calo del 33 % di Tesla che si è dovuta, al contrario, accontentare di un totale di 109.264 unità immatricolate.

Auto cinesi: trasformazione del mercato europeo

L’impressionante espansione delle auto cinesi in Europa — con una crescita della quota di mercato dal 2–3 % al 5,1 % nel primo semestre del 2025 — non rappresenta solo un exploit numerico: è indice di un cambiamento strutturale. Nonostante il calo complessivo delle immatricolazioni continentali i brand cinesi hanno guadagnato terreno grazie a strategie di prezzo aggressive.

Il fenomeno non è temporaneo: le auto cinesi registrano tassi di crescita che superano i ritmi delle case consolidate grazie a cicli produttivi compressi, integrazione verticale e risposte rapide ai feedback del mercato. In questo contesto, il settore europeo si trova davanti a una trasformazione epocale: non più solo una questione di prezzo, ma una ridefinizione del modello competitivo globale.

Scritto da: Ferruccio Bovio

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