Economia

La Commissione UE autorizza il Mercosur

today4 Settembre 2025

Sfondo

Accordo UE – Mercosur: opportunità economiche e garanzie per imprese, ambiente e sicurezza alimentare.

La Commissione europea ha, dunque, adottato le proposte per la firma e la conclusione dell’accordo di partenariato Ue-Mercosur e per l’aggiornamento dell’accordo globale con il Messico. Bruxelles ha parlato di intese “storiche e strategiche”, scaturite da negoziati durati molti anni e che oggi sono in grado di rafforzare i legami economici e politici con l’America latina.

L’accordo con il Mercosur – che, ricordiamo, comprende Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay – è, infatti, il più ampio che la UE abbia mai siglato e metterà a più stretto contatto due aree del mondo che, insieme, rappresentano più di 700 milioni di persone e circa un quarto del Pil mondiale.

Clausole politiche e tutela ambientale nell’accordo UE – Mercosur

Inoltre, per la Commissione Europea, l’intesa raggiunta va oltre quelli che potrebbero costituire i limiti di qualunque trattato commerciale, perché contiene anche clausole relative alle politiche sui diritti umani, sulla parità di genere, sulla cooperazione contro il crimine organizzato e su alcuni impegni vincolanti per la tutela ambientale.

Impatti economici e occupazionali previsti

Dal punto di vista più strettamente economico e fiscale, l’accordo ipotizza una progressiva riduzione delle tariffe doganali (oggi molto elevate) che sono ancora in vigore nei Paesi Mercosur e che spaziano dal 28% al 35% a secondo della tipologia di prodotto.

La Commissione calcola, inoltre, che l’intesa raggiunta potrà pure sostenere circa mezzo milione di posti di lavoro europei collegati alle esportazioni. A trarne il maggiore beneficio potrebbe essere il settore agroalimentare europeo, che potrà finalmente penetrare più a fondo in un mercato ancora in larga parte inesplorato.

Tutele per i prodotti agricoli sensibili

Ed a questo proposito, va detto che una questione fondamentale è proprio quella delle tutele relative ai prodotti agricoli sensibili. L’accordo con il Mercosur introduce, infatti, quote tariffarie ridotte – ma solo per determinati quantitativi di prodotto – applicando, ad esempio, il dazio del 7,5% per le 99mila tonnellate di carne bovina previste in esso, lasciando però assoggettate alla tariffa del 40% tutte le altre importazioni/esportazioni che oltrepassino il suddetto limite di tonnellate.

A tutela dei produttori europei di qualunque comparto è, comunque, prevista una “clausola di salvaguardia bilaterale”, destinata ad entrare in funzione nei casi in cui si verifichino aumenti improvvisi delle importazioni oppure cadute dei prezzi che minaccino di causare “gravi perturbazioni” al mercato interno.

Fondo di protezione e garanzie aggiuntive

Oltre a ciò, Bruxelles ha pure predisposto misure esterne all’accordo stesso: e stiamo parlando di una rete di protezione da 6,3 miliardi di euro, già calcolati nel nuovo bilancio europeo. In pratica, si tratta di uno stanziamento cumulativo concepito esclusivamente per contrastare eventuali crisi di mercato o emergenze sanitarie. Pertanto, una soluzione alla quale la Commissione non dovrà, forse, mai fare ricorso, ma che vuole tuttavia essere un’opzione aggiuntiva, tesa a rassicurare le nostre imprese.

Garanzie su sicurezza alimentare e benessere animale

Infine, la Commissione ha ribadito anche la propria “visione per l’agricoltura e l’alimentazione”, che, da diversi anni, ha introdotto normative mirate per impedire che pesticidi vietati o pratiche contrarie al benessere animale si introducano nell’Unione Europea, attraverso dei prodotti importati.

Una nota di Palazzo Berlaymont chiarisce, infatti, che “l’accordo aumenterà le quantità di alimenti e servizi scambiati, ma la sicurezza alimentare non dipende dalla quantità. Non importa la quantità che va in una direzione o nell’altra, e noi preserveremo la nostra sicurezza alimentare, la nostra salute, non consentendo nulla che non fosse consentito prima”.

Fasi procedurali per l’entrata in vigore dell’accordo

Adesso, sul piano procedurale, l’accordo di partenariato globale – quello cioè comprendente anche la cooperazione sui diritti umani e sull’ambiente – dovrà essere firmato dall’Ue e dai Paesi Mercosur, per poi essere successivamente ratificato da tutti i Paesi membri e dal Parlamento europeo.

Per quanto concerne, invece, il solo accordo commerciale, la sua entrata in vigore potrà essere più rapida (si spera entro un anno), bastando a tal fine una decisione del Consiglio Europeo a maggioranza qualificata e un’approvazione da parte dell’Europarlamento Parlamento europeo, senza dover, quindi, aspettare che si siano state registrate le varie ratifiche nazionali (essendo il commercio competenza esclusiva della Commissione).

In questo modo, la Commissione UE si propone di fare sì che i benefici economici dell’intesa possano concretizzarsi fin da subito, consentendo, al tempo stesso, che la dimensione più politica ed istituzionale dell’intesa sia analizzata, senza particolari urgenze, dai parlamenti dei singoli Stati membri.

Scritto da: Ferruccio Bovio

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