Economia

Ponte dell’Immacolata: un italiano su quattro in partenza

today5 Dicembre, 2025

Sfondo

Con il ponte dell’Immacolata, gli italiani confermano il desiderio di brevi vacanze anticipando le festività natalizie, senza rinunciare al piacere di partire.

Gli Italiani non sembrano affatto intenzionati a rinunciare al piacere di una breve vacanza anticipata prima dell’avvento delle festività natalizie. A rivelarlo è un’indagine che, in occasione del ponte dell’8 dicembre, la Federalberghi ha commissionato a Tecnè.

Preferenze di viaggio e durata dei soggiorni

In generale, per il lungo fine settimana dell’Immacolata, i viaggiatori si orienteranno prevalentemente verso le località d’arte e verso le destinazioni caratterizzate da bellezze naturali, mentre, come luogo ideale per il soggiorno, le loro preferenze andranno agli alberghi ed ai villaggi turistici, dove si tratterranno fuori casa per una durata media di 4,2 giorni. In questo modo, per 13,9 milioni di nostri connazionali, il tradizionale appuntamento festivo di inizio dicembre si conferma come una sorta di prova anticipata delle vacanze di Natale.

Date di partenza e destinazioni

Più in dettaglio, la maggior parte di essi (e cioè, 6,5 milioni di persone) partirà nella giornata del 5 dicembre, mentre altri 4,9 milioni si muoveranno il sabato 6 dicembre.

Per quanto concerne le scelte relative alle destinazioni, il rapporto Federalberghi – Tecnè spiega che, anche quest’anno, saranno le mete interne a risultare le più gettonate: e a guidare la classifica delle preferenze, permangono le città d’arte con tutto il patrimonio culturale, museale ed espositivo che esse sono in grado di offrire a tutti coloro che decideranno di non varcare i confini nazionali. La spesa media si attesterà intorno ai 635 euro a persona, dando vita ad un giro di affari di 8,8 miliardi di euro.

Viaggi all’estero e interessi culturali

Dal sondaggio emerge poi che, anche chi opterà per un viaggio all’estero, non trascurerà, comunque, di andare alla scoperta dei patrimoni artistici e culturali delle grandi capitale europee ed extraeuropee.

L’indagine di Federalberghi segnala, inoltre, una tendenza spiccata ad utilizzare questo prezioso intervallo vacanziero per visitare i classici mercatini natalizi, i quali non perdono mai il loro fascino di eventi fedeli alla tradizione e che, a dispetto dei tempi che passano, confermano di essere ancora in forte crescita su tutto il territorio nazionale. E non a caso, saranno proprio i mercatini ad attirare addirittura il 61,3% di quanti decideranno di partire per il ponte dell’Immacolata.

Commento del presidente di Federalberghi

Nel commentare i numeri di questa ricerca, il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, parla di dati che descrivono “uno scenario luminoso, apparentemente rassicurante, soprattutto in previsione delle festività Natalizie”: si tratta, infatti, di una fotografia che ribadisce la presenza, tra gli Italiani, di una forte determinazione nel programmare i propri viaggi.

La presidenza dell’Associazione degli albergatori esprime poi anche tutta la sua soddisfazione nel constatare come il nostro Paese continui a rappresentare il centro privilegiato delle destinazioni turistiche e nel verificare come, nelle aspirazioni delle persone, siano ancora soprattutto i soggiorni negli alberghi a suggerire l’idea del tipo di vacanza più rilassante possibile.

Effetto del calendario e considerazioni sociali

Naturalmente, non va ignorato il fatto che, quest’anno, a favorire la crescita delle prenotazioni nelle varie strutture ricettive, contribuisce notevolmente pure il calendario che, infatti, vede cadere proprio di lunedì la festa dell’Immacolata, consentendo, quindi, maggiori opportunità nel programma di viaggio.

Il presidente Bocca termina poi le sue considerazioni, aggiungendo che, comunque, non si deve “trascurare il fatto che, accanto a milioni di Italiani che si metteranno in movimento, vi sarà una parte consistente del Paese costretta a rimanere a casa per il Ponte a causa dell’aumento del costo della vita”. Un aspetto, questo, che è il riflesso di una “fragilità reale, amplificata dagli aumenti nelle ordinarie spese quotidiane che spingono molti dei nostri concittadini a far retrocedere nella scala delle priorità la legittima esigenza della vacanza”.

Metodologia dell’indagine

Ricordiamo, infine, che, per realizzare l’indagine nel periodo compreso tra il 19 e il 24 novembre, Tecnè ha intervistato un campione di 4.003 italiani, rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia. Un campione stratificato per regione e classe di ampiezza demografica dei comuni. Variabili di controllo: classe d’età, titolo di studio, occupazione.

Scritto da: Ferruccio Bovio

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