Economia

Indice Confartigianato per i territori Youth Friendly

today10 Dicembre, 2025

Sfondo

Lo speciale Indice di Confartigianato per i territori maggiormente “Youth Friendly” per l’imprenditoria ed il lavoro giovanili.

A distanza di due anni dalla sua ultima pubblicazione, la Confartigianato ha presentato la nuova edizione del suo speciale “Indice dei Territori Youth Friendly” (ICYF), che permette una lettura integrata da diversi elementi di valutazione, idonei a classificare i territori nazionali in base alle loro capacità di attrarre, trattenere e sostenere le nuove generazioni.

L’Indice segnala, quindi, i contesti più favorevoli per i giovani, considerando, nell’insieme, le peculiarità di dinamismo economico, buone opportunità lavorative, istruzione di qualità e istituzioni e servizi efficienti che i territori stessi sono in grado di offrire.

Aggiornamenti dell’edizione 2025

L’edizione di quest’anno aggiorna e migliora la precedente (risalente al 2023), estendendo, in maniera rilevante, la capacità interpretativa dell’Indice, grazie all’ampliamento degli indicatori adottati che sono, infatti, passati da 12 a 27, suddividendosi in quattro dimensioni principali: e cioè, l’occupazione giovanile, la vitalità del sistema produttivo, il capitale umano e la qualità dei servizi pubblici locali.

L’obiettivo, come si è detto, è quello di misurare quanto un territorio sia davvero “youth friendly”, ovvero nella condizione di offrire ai giovani condizioni favorevoli per costruire il proprio futuro.

Classifica delle regioni più favorevoli

Secondo la particolare classifica 2025 che emerge dall’Indice Confartigianato dei territori youth-friendly, le prime tre regioni ad offrire le migliori condizioni per quanto riguarda le opportunità lavorative o per il ‘fare impresa” dei giovani, risultano oggi essere:

  • Lombardia (con indice pari a 709, il 22,5% superiore alla media nazionale)

  • Emilia Romagna (con indice pari a 687, il 18,6% superiore alla media nazionale)

  • Veneto (con indice pari a 680, corrispondente al +17,4% rispetto alla media nazionale)

Al contrario, i contesti meno idonei allo sviluppo delle attività lavorative ed imprenditoriali per i giovani sono:

  • Sardegna (ultima in classifica con indice pari a 403, vale a dire il 30,3% inferiore alla media nazionale)

  • Campania (con indice pari a 442, il 23,7% inferiore alla media nazionale)

  • Sicilia (con indice pari a 448, corrispondente ad una percentuale inferiore del 22,7% rispetto alla media nazionale)

Classifica provinciale

E pure a livello provinciale, vengono confermati ulteriormente questi dislivelli, dal momento che l’Indice 2025, tra i contesti meglio predisposti per il lavoro giovanile, segnala ancora la presenza dei valori più elevati a:

  • Milano (indice 682)

  • Trieste (indice 678)

  • Bologna (indice 669)

  • Torino (indice 657)

  • Modena (indice 656)

  • Monza e Brianza (indice 654)

  • Padova (indice 650)

  • Reggio Emilia (indice 648)

  • Bergamo (indice 647)

  • Lecco (indice 647)

  • Trento (indice 644)

Sul versante opposto della classifica, i dieci territori che raccolgono i valori più bassi dell’Indice, rappresentando i contesti più fragili, risultano essere:

  • Caltanissetta (indice 404)

  • Trapani (indice 436)

  • Cagliari (indice 439)

  • Taranto (indice 439)

  • Siracusa e Foggia (indice 443)

  • Vibo Valentia e Agrigento (indice 446)

  • Reggio di Calabria (indice 447)

  • Benevento (indice 448)

Sintesi e valutazione

In sintesi, la valutazione d’insieme che emerge dall’Indice permette, essenzialmente, di effettuare una approfondita analisi dei divari territoriali per quanto concerne le opportunità per i giovani, cercando di fornire risposte chiare a questioni decisionali rivolte a occupazione, istruzione e servizi locali.

Pertanto, è proprio dalla misurazione del grado di “youth friendliness” che un determinato territorio presenta, che si rende possibile effettuare una corretta valutazione circa la sua capacità di consentire ai giovani la possibilità di costruire il proprio futuro in contesti sostenibili, dinamici e inclusivi.

Scritto da: Ferruccio Bovio

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